I Presidenti succedutisi

Aldo Modugno
1983-1986
L'AVIS ti aiuta a donare qualcosa che anche tu hai ricevuto in dono, il sangue, e quando ciò avviene sei un po' più in pace con te stesso perchè sai di fare cosa buona per il bene di altri che neppure conosci. Venti anni fa siamo partiti in pochi, se oggi siamo tanti è merito di tutti quelli che hanno lavorato con impegno ed hanno fatto crescere così bene l'associazione. Il mio augurio è che si continui a crescere.
-Aldo Modugno

Ho ereditato l'AVIS da A. Modugno: l'associazione aveva sede al piano terra del vecchio municipio, dove ora ci sono i ciclisti. C'era molta diffidenza verso la donazione del sangue, ma la richiesta aumentò molto. Le scuse per non donare erano tante, da "mio figlio lavora" a "mio fratello si è sposato da poco". Le cose piano piano sono cambiate, ma ancora ci sono molti pregiudizi.
-Michele Negro

Entrai nell'AVIS 1) per reagire ad un precedente periodo di crisi e di inerzia esistenziale; 2) spinto da situazioni familiari difficili legate all'esperienza della malattia fisica che capii essere parte integrante del nostro essere uomini; 3) perchè compresi che l'impegno in qualsiasi forma si manifesti è di gran lunga più efficace di qualunque tipo di chiusura egoistica. Per ciò che mi sono impegnato a fare, non è AVIS a dover dire grazie a me, sono io che dico un sentito "GRAZIE AVIS!"
-Rocco De Vitis

L'esperienza personale vissuta nell'AVIS sia come donatore che come presidente è stata molto interessante. Ricordo con entusiasmo quanto dovevamo impegnarci e prodigarci per far affluire nuovi donatori all'associazione, ma ricordo anche con amarezza che ancora c'era gente costretta a "pagare" il donatore, il primo disponibile. Con l'AVIS si è superato il turpe mercato del sangue ed io capito che non si può essere felici da soli, che amare non è solo donare ma condividere.
-Michele Nutricato

Sono stato Presidente di questa magnifica associazione dal 1993 al 1996, e non ho parole per descrivere l'intensità delle emozioni che le esperienze vissute insieme agli associati mi hanno dato. Mi sono sentito cambiato e ho capito l'importanza del gesto del dono. Auguro il meglio a tutti.
-Mario De Donatis

Donare il sangue è un dovere come essere solidali con il prossimo. La solidarietà si può esprimere in tanti modi, il più comodo e meno impegnativo è offrire una piccola somma di denaro per sostenere la ricerca degli scienziati necessaria per sconfiggere le malattie. La vera solidarietà, secondo me, è dare qualcosa di sé per chi soffre: per esempio il sangue, il midollo osseo, un organo. Senza sapere quale persona se ne avvantaggia. L'importante è salvare una vita umana.
-Raffaele legittimo

Quando fui eletto nel 1999 presidente della sezione AVIS di Supersano, ebbi un po' di paura, paura di non poter essere all'altezza della carica, ma nel corso del triennio mi sono reso conto che era un'esperienza fantastica avere un direttivo compatto; che mi era vicino nei momenti di difficoltà, aiutandomi a risolvere i tanti intoppi. Poi mi ha insegnato un maggior rispetto per la vita altrui, conoscendo la sofferenza di tante persone che hanno bisogno della nostra goccia i sangue. È stata un'esperienza unica, molto bella.
-Vincenzo Paiano
Michele Negro
1986-1988
Rocco De Vitis
1988-1991
Michele Nutricato
1991-1993
Mario De Donatis
1993-1996
Raffaele Legittimo
1996-1999
Vincenzo Paiano
1999-2001
Ripercorri insieme a noi la Storia di AVIS Supersano rileggendo i pensieri dei nostri meravigliosi Presidenti.





Ritengo che la mia esperienza alla guida dell’Avis sia stata molto importante soprattutto da un punto di vista umano: numerose sono state le occasioni di confronto e di crescita nella relazione con le strutture superiori ed i vari enti, ma anche attraverso il contatto con i donatori e con gli aspiranti donatori.
La mia esperienza associativa la considero raggiante, e mi ritengo soddisfatto e gratificato dei risultati raggiunti e mi compiaccio di quei giovani che hanno deciso di impegnarsi direttamente e che diventano testimonianza di ciò che di bello e positivo è stato realizzato per l’Associazione.
-Merico Antonio
Personalmente ad oggi ho vissuto momenti importanti nell’ambito dell’Associazione, essendo stato per un certo numero di anni componente del consiglio direttivo, ricoprendo la carica di vicepresidente nel triennio 1996/98, e di presidente nel quadriennio 2005/08. Ricordo ancora con gioia il traguardo dei 25 anni dalla fondazione, festeggiato coinvolgendo l’intera comunità che ha ottenuto plausi e consensi da tutta la cittadinanza, lasciando un segno tangibile nel ricordo di tutti noi. Ancor oggi faccio parte del direttivo sia locale che provinciale, nel quale ricopro la carica di vice presidente vicario, carica che mi è stata riconosciuta grazie a l’impegno profuso negli anni.
-Angelo De Pascali
Ringrazio tutti i Donatori che con il loro gesto altruistico esprimono amore ed attenzione verso coloro che hanno necessità di aiuto, rispondendo sempre prontamente alle emergenze di sangue, tralasciando spesso i propri impegni di lavoro o familiari per recarsi in ospedale per effettuare una donazione. Concludo ringraziando tutto il Direttivo, con il quale ho condiviso quattro anni meravigliosi, lavorando tanto, ma sempre con dedizione, armonia e tanta tanta allegria, porterò con me un ricordo indimenticabile!
-Sara Nutricato
To be continued...
Chi si è trovato a passare nei pressi del centro prelievi di via Vittorio Emanuele, 138 non ha potuto fare a meno di notare, alcune Domenica mattina, il “trionfo” di bandiere che riempivano il fronte dello stesso. Quelle bandiere sono il simbolo della nostra associazione. Ma sono anche il segnale che in quel giorno si sta svolgendo, proprio in quei locali, la “GIORNATA DELLA DONAZIONE”. Ma ciò che voglio qui descrivere non è tanto questo evento, quanto tutto ciò che da sempre si crea attorno ad esso. Bene, se io dovessi ricordare cosa del mio mandato mi è piaciuto di più ricorderei, cosi come ho fatto, proprio quei momenti.
-Marco Antonazzo