<<Una domenica mattina di tanti anni fa a Piazza del Gesù a Napoli, mentre con delle compagne di università mi recavo a messa, un'autoambulanza, ferma nei pressi della chiesa, con un medico e dei paramedici accanto attirò la mia attenzione.
Fu il mio primo incontro con una autoemoteca A.V.I.S. Il medico parlò a lungo a me e alle mie compagne della donazione del sangue, della scarsità di questa risorsa insostituibile con la conseguente difficoltà a soddisfare le necessarie esigenze, dei vantaggi che alla società avrebbe portato un semplice gesto che avremmo potuto fare.
Ci espose la totale assenza di pericoli per i donatori e non ci volle molto per convincerci. Da quel momento è iniziata la mia collaborazione con l' A.V.I.S. Per molti anni le mie donazioni sono avvenute quando se ne presentava l'occasione finché, grazie al gruppo A.V.I.S. di Supersano, ho iniziato una collaborazione che dura ormai da oltre vent'anni.
Non starò ad esporre la soddisfazione che dà la consapevolezza che, con un semplice atto, si possa collaborare a risolvere a volte situazioni veramente difficili.
Vorrei esortare soprattutto i giovani ad avvicinarsi a questa Associazione, a donare quando è possibile perché, così facendo, si fa del bene agli altri, ma, vi garantisco, anche a se stessi. Infatti, oltre all’intima contentezza che si prova nel sapere di aver dato un “piccolo – grande” contributo di solidarietà, è da considerare anche il vantaggio, per nulla trascurabile, di essere continuamente monitorati con analisi appropriate.
La donazione da donatori volontari, periodici, responsabili e non retribuiti è la migliore garanzia per la qualità e la sicurezza delle terapie trasfusionali. In tutti questi anni ho trovato nell' A.V.I.S. di Supersano, pur nell'avvicendarsi di vari gruppi direttivi, sempre una costante: dedizione, entusiasmo e totale gratuità.
Penso che, data la mia età, mi avvicino ormai al momento in cui non potrò più donare, ma finché i medici e soprattutto il Signore me lo permetteranno lo farò con entusiasmo e intima gioia.>>

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di Nuzza Marini (donatrice A.V.I.S. Supersano)